Etienne Du Perac

Il frontespizio

Le Tavole

Le edizioni e le loro differenze


Etienne Du Perac

1520 ? - 1607 ?

 

Fu architetto, pittore, incisore, topografo.Verso il 1559 giunse a Roma ove si fermo per piu' di ventanni e nel 1572 allesti' l'aula per il coclave che elesse papa Gregorio XIII Buoncompagni. Durante questo periodo e' pero' segnalato piu' volte in Francia: nel 1578 e' a Caen; nel 1582 risulta architetto per Carlo di Lorena ed e' impegnato in lavori al Louvre. In patria rientro' definitivamente nell'ultimo decennio del secolo con la nomina di architetto di Enrico IV per il quale costrui' nel palazzo delle Tuileries il Pavillon de Fore, terminato dopo la sua morte da Giacomo II Androuet. Il Felibien lo ricorda autore di cinque dipinti di divinita' marine e gli amori di Giove e Callisto, andati distrutti nel 1967, che ornavano una sala da bagno nel palazzo di Fontainebleau. La sua non secondaria attivita' di acuto disegnatore dall'antico, incisore e topografo, sembra svolgersi prevalentemente a Roma, la citta' nella quale i suoi connazionali Antonio Lafrery e Lorenzo della Vaccheria, che pubblicarono le sue opere, avevano avviato fiorenti botteghe di editoria calcografica. Di estremo interesse, benche' non numerose, all'incirca un centinaio, le stampe pervenuteci, eseguite per lo piu' su suo disegno, e realizzate all'acquaforte con tratti che ricordano lo stile degli incisori della " scuola di Fontainebleau ": vedute, ricostruzioni di antichi monumenti, reperti archeologici, paesagi pochi soggetti sacri, diversi soggetti mitologici, avvenimenti di cronaca. Fra le piu' note: un torneo svoltosi nel cortile del Belvedere in Vaticano, in occasione delle nozze tra Giacomo Altemps ed Ortensia Borromeo 1565; Il frontespizio per lo " Speculum Romanae Magnificentia " ; la pianta della citta' di Napoli 1566; una veduta del Campidoglio e tre immagini della Basilica di San Pietro da disegni di Michelangelo 1569; l'udienza papale concessa a Cosimo I de' Medici, granduca di Toscana 1570; una veduta di Roma antica 1573; una veduta a volo d'uccello del palazzo e del giardino di villa d'Este a Tivoli 1573; una veduta a volo d'uccello del " Claudii e Traiani ... Portuum Ostiensium Orthografia ..." 1575; " I Vestigi dell'Antichita' di Roma ..." 1575; la " Nova Urbis Romae Descriptio ... " a volo d' uccello 1577; il Giudizio Universale di Michelangelo 1578; un San Gerolamo nel deserto da Tiziano; lo " Iuditium Paridis " da Raffaello del Raimondi; la ricostruzione all'antica dell' isola Tiberina.

 


Il frontespizio

 

I VESTIGI

DELL'ANTICHITA' DI ROMA

RACCOLTI E RITRATTI IN PERSPETTIVA

CON OGNI DILIGENTIA

DA STEFANO DU PERAC PARISINO

ALL.MO ET ECCELL.MO SIG.

IL SIG. GIACOMO BUONCOMPAGNI

GOVERNATOR GENERALE

DI SANTA CHIESA ROMANA

IN ROMA appresso Lorenzo della Vaccheria

insegna della palma Con privilegio del Som. Pon.

L'ANNO MDLXXV

 

Le Tavole

 

1 Frontespizio

2 Dedica a Giacomo Boncompagni

3 Foro Romano

4 Foro Romano

5 Foro Romano

6 Foro Romano

7 Foro Romano

8 Ruderi sul Palatino

9 Ruderi sul Palatino

10 Ruderi sul Palatino

11 Palatino e Circo Massimo

12 Foro Boario

13 Settizonio

14 Ruderi sul Monte Celio e Acquedotto Claudio

15 Arco di Costantino

16 Colosseo

17 Terme di Tito

18 Terme di Tito

19 Terme di Caracalla

20 Terme di Caracalla

21 Terme di Caracalla

22 Terme di Caracalla

23 L'Aventino e la "Marmorata"

24 Piramide di Caio Cestio

25 Porta Maggiore

26 Anfiteatro Castrense

27 Ninfeo dell'Acqua Giulia con i "Trofei di Mario"

28 Terme di Diocleziano

29 Terme di Diocleziano

30 Terme di Diocleziano

31 Tempio del Sole

32 Terme di Costantino

33 Foro e Colonna Traiana

34 Tempio di Adriano e colonna di Marco Aurelio

35 Pantheon

36 Mausoleo di Augusto

37 Castel Sant'Angelo

38 Teatro di Marcello

39 Isola Tiberina

40 Circo di Massenzio

 


Le edizioni e le loro differenze

 

1 Curata da Lorenzo della Vaccheria : Roma 1575

Varazioni

Il frontespizio reca al centro, in una targa, il Titolo e la dedica al cardinale Giacomo Boncompagni e sul basamento il luogo di stampa, il nome dell' editore, la data e la menzione del privilegio pontificio sopra trascritti. A sinistra e' l'allegoria della Fama e, sotto di essa, nel cartiglio, la leggenda " Senza temer' di tempo / o' di sua rabbia " , e a destra il Tempo e la corrispondente iscrizione " E pur la fama d'un / mortal non domo "; in alto, nel fastiglio, lo stemma papale Boncompagni, lungo i bordi della targa serti floreali ed insegne pontificie. In basso sul basamento, palme e rami di palma intrecciati visualizzano in quattrio riquadri l'insegna della bottega del Vaccaro

 

 

2 Curata da Andrea e Michelangelo Vacaro : Roma dopo 1607

Varazioni

In questa edizione la serie del Du Perac costituisce la prima parte di un'opera piu' ampia che comprende quale seconda gli " Ornamenti di Fabriche Antichi et Moderni dell'Alma citta' di Roma " di Giovanni Maggi, pubblicati nel 1600 da Andrea Vaccaro, e quale terza l' " Antiquarum Statuarum Urbis Quae in publicis privatisque locis visuntur, Icones " pubblicate nel 1584 da Lorenzo della Vaccheria. Il volume e' stato certamente edito dopo il 1607 perche' nell'iscrizione della tavola delle " ...Icones " la statua rafficurante il Fauno, appartenuta ai Ceoli fino al 1607, e' gia' ricordata come pertinente alla raccolta Borghese; ma e' da notare che nel cetalogo delle stampe in vendita presso la bottega di Andrea e Michelangelo Vaccaro nel 1614 la serie del Du Perac, come, del resto quella del Maggi e le " Antiquarum Statuarum ... Icones " e' ancora elencata quale opera a, se stante. Sul frontespizio, che conserva l'indirizzo del precedente editore, Lorenzo della Vaccheria, e' aggiunta, unica variante, l'indicazione " Parte prima " .

 

 

3 Curata da Goert Van Schayck : Roma 1621

Varazioni

Nel frontespizio, sul basamento, abraso quello di Lorenzo Vaccaro, e' scritto l'indirizzo del nuovo editore " IN ROMA appresso Gottifredo de Schaichi alla / insegna dell' Aquila negra in Parione vicino / la chiesa di S. Thomaso MDCXXI "; al di sotto e' aggiunto " Superiorum permisum "; nei riquadri, abrase le palme pertinenti a Lorenzo Vaccaro, sono, incisi, ciascuno per due volte, uno stemma cavalleresco con gigli ed un'aquila bicipide sormontata da corona, probabilmente allusiva all'insegna della bottega Van Schayck. Nella tavola n.2, in alto al centro, il ritratto della guida antiquaria tedesca Jacob Schletzer e' inserito entro un medaglione poggiato su una cartella con la leggenda " Jacob. Schletzer teutscher nation Und / der Antiquiteten in Rom Dolmetsch "; lo stesso Schletzer e' poi rappresentato in basso, presso i ruderi del Tempio di Saturno, mentre illustra le rovine del Foro Romano ad un gruppo di turisti tedeschi.

 

 

4 Curata da Giovan Battista de Rossi : Roma 1639

Varazioni

Sul frontespizio la dedica a Giacomo Boncompagni e' abrasa e sostituita dall'iscrizione " DEDICATI DA GIO. BATTISTA DE ROSSI MILANESE / ALLE CURIOSISSIME NATIONI OLTRAMONTANE "; sul basamento, nella targa, in luogo dell'indirizzo del precedente editore si legge " IN ROMA appresso Giombattista De Rossi Milanese / In Navona l'anno MDCXXXIX ". Inoltre, in alto, nello stemma interposto fra le volute del fastiglio, gli emblemi dei Boncompagni risultano sostituiti da un giglio, ed un giglio appare aggiunto su ciascun angolo della cornice. Nella tavola n.2 il ritratto di Jacob Schletzer e' stato modificato in talunni caratteri fisionomici per adattarlo a raffigurare Giovan Battista De Rossi; in uniformita' e' modificata la sottostante iscrizione che ora riporta " GIOMBATTISTA DE ROSSI / MILANESE NAVONA ".

 

 

5 Curata da Giovan Battista de Rossi : Roma 1653

Varazioni

Sul frontespizio la precedente data " MDCXXXIX " e' sostituita da quella della nuova edizione " MDCLIII "

 

 

6 Curata da Giovan Battista de Rossi : Roma 1671

Varazioni

Sul frontespizio la data " MDCLXXI " sostituisce quella della precedente edizione. Nella tavola n.2 l'iscrizione sottostante il ritratto di Jacob Schletzer poi De Rossi, e' corretta in " GIOMBATTISTA DE ROSSI / MILANESE IN NAVONA ". Nelle tavole nn. 2-40 si riscontrano ulteriori ed estese riprese a bulino dei tratti inerenti la parte figurata; ripassate risultano anche tutte le iscrizioni a margine.